A cosa serve praticare musica, pittura, modellaggio, teatro e in generale attività artistiche? Nella pedagogia Waldorf l’arte svolge un ruolo essenziale. E lo fa in due diversi sensi: come atteggiamento seguito dall’insegnante e come attività pratica compiuta dai ragazzi.

Nel primo senso, essenziale è l’atteggiamento artistico che guida ogni scelta dei maestri. Anche quando si parla di storia, di geometria o di ogni altra tematica, il maestro agisce nello stesso modo in cui agisce l’artista: crea sul momento, attingendo alla propria fantasia, il modo giusto per raggiungere l’obiettivo didattico e pedagogico.

Nel secondo senso è la pratica dell’attività artistiche, e di lavoro manuale in generale, che svolge una funzione pedagogica: proprio compiendo l’azione artistica il bambino trasforma se stesso, facilitando una crescita sana e armoniosa.

Così il percorso pedagogico utilizza le arti e il lavoro manuale fin dai primi momenti. Già al bambino di tre anni vengono proposte attività di questo tipo, corrispondenti alle caratteristiche del momento della crescita in cui si trova.

Non è soltanto la ricerca di una educazione estetica, quanto, piuttosto, il contrario: attraverso la ricerca del bello (articolato in tutte le sue sfaccettature visive, tattili e sonore) fiorisce il desiderio di trasformazione che, inevitabilmente, anche sul piano fisiologico, accompagna il bambino fino all’età adulta.

Ogni arte o ogni attività manuale ha poi il suo scopo specifico. Scopi pedagogici ma anche scopi didattici: è imparando a intrecciare fili che senza fatica il bambino pone le basi per imparare a contare. Non si tratta mai di azioni prive di senso: agire per trasformare la materia, cercando il bello o l’utile, con un fine specifico e adeguato alle capacità di comprensione del bambino.

L’arte e il lavoro manuale non sono momenti di svago, come d’altronde non lo è il gioco consapevole del bambino piccolo. Il bambino gioca “seriamente”, fa cose sensate e a poco a poco, attraversando tutte le fasi del proprio sviluppa, giunge a rendersi consapevole della propria capacità trasformativa, competente ad usare le proprie abilità per esprimere se stesso attraverso il prodotto artistico o per soddisfare le proprie esigenze concrete costruendo piccoli manufatti ed eseguendo semplici lavori sartoriali.