Cosa sia l’euritmia, è forse la cosa più difficile da spiegarsi. Anche perché quest’arte nasce come strumento di trasmissione di contenuti di coscienza non concettuali e non concettualizzabili. Per chi osservi senza conoscerla, potrebbe assomigliare a una danza o a una ginnastica, ma non è né l’una né l’altra.

L’euritmia è un’arte del movimento che ha più funzioni: sociale, artistica, terapeutica e pedagogica. Nei percorsi educativi è soprattutto questa terza tipologia di euritmia che viene utilizzata come strumento attraverso il quale i corpi in continua evoluzione del bambino/fanciullo/adolescente sono aiutati ad allinearsi in modo armonico. Si tratta di movimenti, da principio anche molto semplici, ritmati attraverso la parola e la musica, anche con filastrocche. Per i bambini piccoli si concretizza particolarmente in un momento giocoso, che li aiuta a trovare la giusta coordinazione e l’orientamento nello spazio. Con la crescita gli esercizi diventano più complessi, finalizzati a sostenere l’individuo nelle sue fasi evolutive e a sviluppare la capacità di ascolto, intesa come impulso sociale, e interiorizzarla come coscienza sotto forma di impulso vitale.